Passa ai contenuti principali

Tintura classica di calendula


                 

Questo post è dedicato alla tintura classica di calendula che feci ad Aprile assieme a quella di lavanda e di elicriso.
Per realizzarla ho adoperato fiori di calendula secchi (foto sopra) in rapporto 1/5, cioè una parte di droga e cinque di solvente. Il solvente è costituito di acqua e alcool buongusto a 95°. Nel caso della calendula viene consigliata, per estrarre la maggior parte dei principi della pianta, una diluizione a 30° . Quindi per 100g di solvente avremo 31 g di alcool a 95° e 69g di acqua (vado a grammi e non a millilitri!). 
Ho unito droga e solvente all'interno di un vasetto di vetro, chiuso per bene e lasciato a macerare in luogo buio per 21 giorni scuotendo ogni giorno il vasetto. Al termine del periodo di macerazione ho spremuto e filtrato tutto in uno schiacciapatate in modo da aver la possibilità di spremere al meglio la droga intrisa di solvente. In seguito ho messo la tintura in una bottiglietta scura con contagocce. Il conservante non è necessario perché in questo caso è l'alta quantità di alcool che fa il lavoro di conservare (paragonabile ai liquori!). Se volete avere le idee molto più chiare e approfondimenti in merito potete tranquillamente leggere qui!!!
Qui sotto la tintura appena spremuta e filtrata.


La tintura di calendula ad uso esterno è indicata per la pelle soggetta ad irritazioni ed arrossamenti. Ha un'azione antinfiammatoria per via della presenza di flavonoidi estratti con la bassa percentuale di gradazione del solvente. 
Questa tintura in realtà ancora la devo utilizzare, ma ho in mente di farci un'unguento con azione, appunto, antinfiammatoria abbinandola a del buon burro di karitè e della cera d'api. Quando la farò metterò il link qui, così se sarete interessati potrete leggerlo subito!!!


Commenti

  1. ciao posso chiederti dove posso acquistare a prezzi convenienti la calendula secca? xsira@ymail.com

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, scusa il ritardo con il quale ti rispondo, ma non ho ricevuto la notifica del tuo commento!
      La calendula essiccata puoi tranquillamente trovarla in erboristeria, il prezzo credo dipenda dall' erboristeria, comunque andando a peso credo che il prezzo sia accessibile. Io due anni fa l'ho colta perché l'avevo in giardino, quindi non l'ho pagata per niente. Se tu hai la possibilità di coglierla però devi rispettare la tempistica della raccolta e poi comunque la devi far essiccare. Spero di aver risposto per bene alla tua domanda!!! Ciao!!!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

oleolito di eucalipto

L' eucalipto (Eucalyptus globulus) è un albero ad alto fusto originario dell'Australia, ma è presente anche qui in Italia. Dell'eucalipto si utilizzano le foglie degli alberi adulti per farne degli infusi, per l'estrazione dell'olio essenziale e per la polvere.  La raccolta è bene farla nei mesi di giugno-luglio e settembre-ottobre, si procede raccogliendo le foglie e facendole essiccare velocemente. In seguito le foglie essiccate si possono tenere in barattoli di vetro ben chiusi. La raccolta delle foglie va evitata nei periodi più caldi. Le proprietà che si adducono alla pianta ad uso interno sono in particolare azione antisettica polmonare, espettorante e balsamica (infatti è presente in molte formulazioni di dentifrici e colluttori). Ad uso esterno  (che ci interessa!) per mezzo di unguenti, lozioni ed oli, sembra che l'eucalipto sia efficace per calmare i reumatismi e per la cicatrizzazione . E non meno importante è l'azione repellente ne

Oleolito di ginepro

Questo oleolito di ginepro l'ho fatto utilizzando le bacche della pianta essiccate. Le ho frantumate il più possibile con un batticarne, una volta ridotte in piccoli pezzi le ho messe dentro un barattolo di vetro con dell'olio di mandorle dolci.  E poi ho seguito la solita procedura per l'oleolito a freddo che potete trovare  qui , oppure vedere   qui . Esattamente come ho fatto per l' oleolito di elicriso, l' oleolito di achillea e l' oleolito di menta piperita . Il ginepro comune,  Juniperus communis,  è un'arbusto sempreverde con delle bacche violacee- bluastre, qui in Italia è possibile incontrarlo dalle Alpi all'Appennino, fino al Lazio e pure in Sardegna. V iene usato in cucina per aromatizzare le pietanze, per distillare liquori e il suo olio essenziale, mescolato ad olio di mandorle o altro olio, è utile per massaggi emollienti e rilassanti. Numerose sono le proprietà benefiche di questo arbusto. Infatti, oltre ad essere un antiset

Oleolito di melissa

L' oleolito di melissa, che posto in questo articolo, è un pò datato, me ne dispiace, ma dal momento che non sono a casa e vorrei mettermi in paro con i post- cose fatte, allora ne approfitto e scrivo su questo oleolito fatto qualche mese fa e che tra l'altro ancora non ho utilizzato (mi sembra)! Il metodo che ho adoperato è quello a freddo che potete leggere qui  o vedere qui                                      Qualche informazione generale sulla melissa e le sue proprietà: La melissa è una pianta che si trova ovunque, la possiamo trovare in montagna come al mare. Si riconosce dall'odore che è molto simile a quello del limone e per questo viene chiamata anche cedronella o limoncella.  Le parti della pianta che si utilizzano sono le foglie, che si raccolgono nel periodo che va da maggio a settembre, senza picciolo, e le sommità fiorite, che invece si raccolgono tra giugno e luglio prima della fioritura. Le proprietà attribuite a questa pianta s