Passa ai contenuti principali

La pasta di mais semplice per tutti


La pasta di mais, nota come Porcellana fredda, è molto conosciuta in Sud America. E' simile alla pasta di sale, ma si presenta a differenza di quest'ultima più compatta, chiaramente perché l'ingrediente che costituisce la parte materica è l'amido di mais, il quale ha una grana finissima. Di conseguenza la pasta di mais ha una consistenza liscia. Una volta che la si è imparata a conoscere la si modella facilmente, parola di una novellina!!!
La pasta di mais è adatta per creare e realizzare oggettini decorativi, gioiellini e quant'altro.
Se vi fate un giretto sul web, solamente digitando pasta di mais, vi usciranno fuori delle piccole meraviglie! Ci sono delle ragazze che sono proprio brave! Insomma ci si può sbizzarrire con la fantasia e la creatività!!!
Brevi consigli:
Il mio consiglio, per chi si avvicina alla pasta di mais a digiuno di informazioni, è per la prima volta limitarsi a preparare una quantità gestibile e di prova. In questo modo si potrà iniziare a conoscere la pasta, il tempo di "cottura", la variazione della materia a contatto con il caldo e l'elasticità, caratteristica che consentirà una maggiore o minore difficoltà di manipolazione e lavorazione della pasta . A questo proposito vorrei spendere due paroline in più per sottolineare che l'elasticità è data dal tempo di cottura, ma non solo! Anche dalla quantità di amido o viceversa di colla che si utilizza. Un'altro fattore importante da conoscere è la consistenza della colla che si andrà ad utilizzare. Infatti la colla può essere tanto liquida come molto densa. Questa è una caratteristica data dal produttore della colla stessa. E' importante guardare questi dettagli per poi saperli gestire più agevolmente. Per esempio se vediamo che la colla è troppo liquida, si andrà ad aggiungere una piccola quantità di amido. Viceversa se la colla è densa si metterà meno amido.

Di seguito ci sono le dosi degli ingredienti della ricettina che consiglio (chiaramente non è universale!). Per quanto riguarda gli utensili armatevi di:
una padella antiaderente
un cucchiaio di legno
pellicola da cucina
sacchetti per congelare gli alimenti
Tutti strumenti che utilizzerete solamente per fare la pasta di mais!
Inoltre in cucina avete bisogno per pochi minuti di un fornello, un piano di lavoro liscio, possibilmente di marmo o granito, oppure qualsiasi altra superficie liscia e che disperda il calore, chiaramente non plastica che si potrebbe deformare.

Occorrente:
125g di amido di mais (oppure detto Maizena)
250g di colla tipo vinavil
1 cucchiaino di glicerina (o glicerolo, ma se non ce l'avete non fa niente!)
1 cucchiaio di vaselina (anche olio costituito da paraffina al primo posto INCI può andar bene)
un cucchiaino di succo di limone


Procedimento:
Nella padella mettete le dosi degli ingredienti, con il cucchiaio di legno girate per amalgamarli e togliere i grumi che formerà l'amido. Girate fino ad ottenere la consistenza di una crema  (da non mangiare! ^_^). Mettere la padella sul fuoco basso e continuare a girare, dopo qualche minuto si avvertirà un pò di fatica perché l'impasto comincerà a cuocere e a diventare compatto. Importante: continuare a girare, anche se il tutto è più faticoso, si noterà che tutta la pasta sarà attaccata al cucchiaio e invece si staccherà dalla pentola, quando sarete in questa fase sinceratevi che anche la pasta interna sia un poco cotta. Dopodiché si spegne il fornello, si mette la pasta sul piano di marmo, pulite per bene subito il cucchiaio di legno e aspettate due o tre minuti per far freddare un poco la pasta che sicuramente sarà caldissima. Da questo momento in poi dovrete lavorare la pasta di mais con le mani come si fa con la pasta fresca: bisogna ammassare l'impasto. Mi raccomando a non scottarvi, se vedete che è troppo calda aspettate un altro pò!!!
Noterete che dopo poco la pasta sarà compatta, elastica ma non troppo. A questo punto avvolgetela in un pezzo di pellicola da cucina e lasciatela freddare del tutto.
In genere, per mia esperienza, dopo circa due ore cambio la pellicola. Questo perché se la pasta rimane nell'umidità è molto probabile che si generi della muffa (attenzione non subito ma dopo due tre giorni!). Per evitare ciò cambio la pellicola, ne metto una nuova, chiaramente dopo ave rimaneggio la pasta (ormai diventata fredda), divisa in più parti.  Ecco pronta la pasta di mais per le nostre creazioni!!!
Arrivati fin qui tutto ok, un piccolo consiglio: per essere pronta alla modellazione la pasta deve essere appunto modellabile e non si deve presentare ne dura ne molle. Per evitare ciò, se fosse molle si può provare ad aggiungere una piccola quantità di amido di mais e impastare nuovamente. Mentre qualora la pasta si presenterà un poco dura, la si può ammorbidire aggiungendo una piccola quantità di crema per mani contenente glicerina ( vedi INCI) nel momento del rimaneggiare che permetterà comunque che la pasta si ammorbidisca e quindi diventi più malleabile.

Per la colorazione della pasta a breve un altro post!!!

Licenza Creative Commons
Quest' opera di Esme0911 è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.



Commenti

  1. ciao vorrei invitarti al mio give away!

    http://ilpuntob-lemaniinpasta.blogspot.it/2013/10/give-away-fimo.html

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

oleolito di eucalipto

L' eucalipto (Eucalyptus globulus) è un albero ad alto fusto originario dell'Australia, ma è presente anche qui in Italia. Dell'eucalipto si utilizzano le foglie degli alberi adulti per farne degli infusi, per l'estrazione dell'olio essenziale e per la polvere.  La raccolta è bene farla nei mesi di giugno-luglio e settembre-ottobre, si procede raccogliendo le foglie e facendole essiccare velocemente. In seguito le foglie essiccate si possono tenere in barattoli di vetro ben chiusi. La raccolta delle foglie va evitata nei periodi più caldi. Le proprietà che si adducono alla pianta ad uso interno sono in particolare azione antisettica polmonare, espettorante e balsamica (infatti è presente in molte formulazioni di dentifrici e colluttori). Ad uso esterno  (che ci interessa!) per mezzo di unguenti, lozioni ed oli, sembra che l'eucalipto sia efficace per calmare i reumatismi e per la cicatrizzazione . E non meno importante è l'azione repellente ne

Oleolito di ginepro

Questo oleolito di ginepro l'ho fatto utilizzando le bacche della pianta essiccate. Le ho frantumate il più possibile con un batticarne, una volta ridotte in piccoli pezzi le ho messe dentro un barattolo di vetro con dell'olio di mandorle dolci.  E poi ho seguito la solita procedura per l'oleolito a freddo che potete trovare  qui , oppure vedere   qui . Esattamente come ho fatto per l' oleolito di elicriso, l' oleolito di achillea e l' oleolito di menta piperita . Il ginepro comune,  Juniperus communis,  è un'arbusto sempreverde con delle bacche violacee- bluastre, qui in Italia è possibile incontrarlo dalle Alpi all'Appennino, fino al Lazio e pure in Sardegna. V iene usato in cucina per aromatizzare le pietanze, per distillare liquori e il suo olio essenziale, mescolato ad olio di mandorle o altro olio, è utile per massaggi emollienti e rilassanti. Numerose sono le proprietà benefiche di questo arbusto. Infatti, oltre ad essere un antiset

Oleolito di melissa

L' oleolito di melissa, che posto in questo articolo, è un pò datato, me ne dispiace, ma dal momento che non sono a casa e vorrei mettermi in paro con i post- cose fatte, allora ne approfitto e scrivo su questo oleolito fatto qualche mese fa e che tra l'altro ancora non ho utilizzato (mi sembra)! Il metodo che ho adoperato è quello a freddo che potete leggere qui  o vedere qui                                      Qualche informazione generale sulla melissa e le sue proprietà: La melissa è una pianta che si trova ovunque, la possiamo trovare in montagna come al mare. Si riconosce dall'odore che è molto simile a quello del limone e per questo viene chiamata anche cedronella o limoncella.  Le parti della pianta che si utilizzano sono le foglie, che si raccolgono nel periodo che va da maggio a settembre, senza picciolo, e le sommità fiorite, che invece si raccolgono tra giugno e luglio prima della fioritura. Le proprietà attribuite a questa pianta s